Bonus chef professionisti: credito di imposta fino a 6.000 euro
Gli chef professionisti potranno ottenere l’agevolazione pari a un massimo di 6.000 euro fino al 31 dicembre 2022.
Il Bonus Chef 2022 per i cuochi professionisti consiste in un credito d’imposta del 40%, fino ad un massimo di 6.000 euro, riconosciuto sulle spese legate al mestiere, cioè acquisto di strumentazione, partecipazione di corsi di aggiornamento e così via.
Il Decreto MISE 1° luglio 2022 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 216 del 15-9-2022, ha stabilito le modalità di fruizione del bonus, requisiti e criteri di assegnazione.
Chi può beneficiare del Bonus Chef 2022?
L’agevolazione spetta ai cuochi professionisti impiegati almeno a partire dalla data del 1° gennaio 2021, presso alberghi e ristoranti:
- dipendenti
- autonomi con partita IVA, anche nei casi in cui non siano in possesso del codice ATECO 5.2.2.1.0, quindi anche non corrispondente all’attività di cuochi in alberghi e ristoranti
Cosa serve per ottenere il bonus?
Per ottenere il bonus è necessario:
- aver sostenuto, tra la data del 1° gennaio 2021 e la data del 31 dicembre 2022, una o più delle spese ritenute ammissibili al beneficio
- essere residenti o stabiliti del territorio dello Stato
- risultare essere nel pieno godimento dei diritti civili
Quali sono le spese ammissibili?
Le spese su cui si applica il bonus chef, devono essere legate:
- all’acquisto di beni strumentali durevoli. Per beni durevoli si intendono da una parte, macchinari di classe energetica elevata per la conservazione, la lavorazione, la trasformazione e la cottura dei prodotti alimentari, dall’altra strumenti e attrezzature professionali per la ristorazione
- alla partecipazione a corsi di aggiornamento professionale.
Sia nel caso dei beni acquistati che di corsi, deve trattarsi di spese strettamente funzionali all’esercizio dell‘attività di cuoco professionista presso alberghi e ristoranti.
Spese che, si precisa, devono essere:
- sostenute nel periodo tra il 1° gennaio 2021 e il 31 dicembre 2022;
- pagate attraverso conti correnti intestati al soggetto beneficiario e con modalità che consentono la piena tracciabilità del pagamento e l’immediata riconducibilità dello stesso alla relativa fattura o ricevuta.
- non sono ammesse all’agevolazione le spese relative a imposte e tasse. L’imposta sul valore aggiunto è ammissibile all’agevolazione solo se la stessa rappresenta per il beneficiario un costo effettivo non recuperabile.
Come funziona il Bonus Chef?
Il Decreto MISE 1° luglio 2022 specifica che il credito del 40% è utilizzabile in compensazione mediante F24 per pagare imposte e contributi. L’F24 andrà presentato tramite i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate. Il credito, poi, è esente da IRPEF e IRAP e non concorre alla determinazione del rapporto di deducibilità, di cui agli articoli 61 e 109, comma 5, del TUIR. L’agevolazione spetta fino ad un massimo di 6.000 euro e nel limite complessivo di 1 milione di euro per ciascuna delle annualità 2021-2023.
È possibile, inoltre, la cessione con il trasferimento dell’agevolazione ad altri soggetti, compresi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari. L’agevolazione fiscale si applica nel rispetto dei limiti e delle condizioni dal Regolamento (UE) n. 1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013, articoli 107 e 108, a cui si rimanda per un approfondimento.
Quali sono le scadenze?
Il Decreto Milleproroghe 2022, ha prorogato al 31 dicembre 2022 il termine per avvalersi dell’agevolazione fiscale prevista a favore dei cuochi professionisti. Ciò significa che le spese agevolate dovranno intervenire necessariamente tra il 1° gennaio 2021 e il 31 dicembre 2022.
Come richiedere il bonus?
Per ottenere il bonus chef, è necessario presentare un’apposita richiesta: la domanda andrà presentata in via telematica attraverso la procedura informatica che sarà resa disponibile sul sito istituzionale del Ministero. Ciascun soggetto beneficiario può presentare una sola istanza.
Il MISE, dopo aver analizzato le domande, adotterà un provvedimento di concessione cumulativo per tutti i soggetti beneficiari specificando l’importo fruibile in relazione a ciascuna annualità. Il provvedimento di concessione sarà pubblicato sul sito istituzionale del MISE, previa comunicazione all’Agenzia delle Entrate.
Quali documenti serve presentare?
Come chiarito nel Decreto MISE 1° luglio 2022 gli aventi diritto devono allegare alla domanda, dei documenti che:
- attestino il possesso dei requisiti previsti
- riportino l’elenco delle spese sostenute allegando le fatture e le ricevute di pagamento
Con un successivo provvedimento del Mise saranno stabiliti le modalità, i termini di presentazione e il contenuto dell’istanza di accesso al credito d’imposta.